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Good House
OPEN INNOVATION
Il progetto "Good House" ha preso forma grazie a una metodologia di open innovation, vedendo la collaborazione di SPINLIFE, spin-off dell'Università di Padova con specializzazione in iniziative di sostenibilità per le aziende, e di HENOTO, parte del gruppo BolognaFiere e specializzata in design di spazi espositivi, seguendo i principi di "The Neutral Way". Questa visione incorpora concetti come la compensazione ambientale, la sostenibilità e l'economia circolare, servendo da pilastro per l'intero progetto.
UN MODELLO RIVOLUZIONARIO DAL PUNTO DI VISTA ECOLOGICO E ARCHITETTONICO
"Se tutti gli stand del mondo venissero realizzati con questo approccio si potrebbe evitare fino a 239.982 tonnellate di CO2 equivalente in atmosfera. Considerando che una famiglia media italiana di quattro persone consuma circa 3000 kWh di energia elettrica all'anno e che l'impatto associato a tale consumo in termini di global warming equivale a 1248 kg CO2eq, 239.982 tonnellate di CO2eq equivalgono al consumo annuale di 192.293 famiglie medie italiane.” afferma il Professor Alessandro Manzardo, ideatore dello studio iniziato nel 2014 e portato avanti fino al 2020 da Spinlife, si è dedicato all'identificazione di un modello d'uso scalabile, utilizzando l'approccio della Life Cycle Assessment (LCA).